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  1. UN PO' DI GRAMMATICA: IL TRONCAMENTO

    martedì 27 marzo 2012

    Il troncamento è la caduta della vocale finale atona o dell'intera sillaba finale di una parola davanti alla vocale o alla consonante iniziale della parola seguente.

    QUANDO SI FA?

    -Con l'articolo indeterminativo uno e i composti (alcuno, nessuno, ciascuno) davanti a parole maschili inizianti per vocale o consonante: un amico, un cane, alcun nome, nessun uomo, ciascun partecipante.

    *Invece il troncamento non si fa davanti alle parole che iniziano per s preconsonantica, x, z, ps, gn: uno zero, uno psicologo, uno zaino, alcuno gnomo, nessuno zingaro.

    -Con l'aggetivo buono: buon uomo, buon gusto, buon cavallo.

    -Con gli aggettivi bello, santo e quello ma solo davanti a parole maschili singolari che iniziano per consonante: bel tipo, bel giovane, san Pietro, quel libro, quel signore.
    *Ma si dice San Zeno e San Stanislao.

    -Con i nomi che indicano posizione sociale o attività professionale come signore, professore, dottore, ingegnere, cavaliere, frate o suora seguiti da un nome proprio: il signor Antonio, il professor Rossi, il dottor Bianchi, l'ingegner Conti, fra Cristoforo, suor Angela. Con questi nomi, il troncamento avviene anche davanti a s preconsonantica: l'ingegner Scotti, il dottor Sperandi.

    QUANDO SI PUÒ FARE?

    -Con l'aggettivo grande: si può infatti dire sia una grande dama sia una gran dama.

    -Con gli aggettivi indefiniti tale e quale usati al maschile e femminile singolare: si può dire sia un tale personaggio sia un tal personaggio, qual governo, qual potere, tal cosa. Con la forma qual è il troncamento è considerato obbligatorio.

    -In alcune locuzioni verbali come: aver sonno, aver fame, voler bene, voler parlare, son tornato.

    QUANDO NON SI FA?

    -Come abbiamo detto prima, non si fa davanti alle parole che iniziano per s preconsonantica, x, z, ps, gn.


    IL TRONCAMENTO CON L'APOSTROFO



    Il troncamento si distingue dall'elisione perché la parola che lo subisce non ha l'apostrofo. Fanno eccezione po' (=poco), be' (=bene), mo' (=modo).



    Spesso vengono apostrofati anche gli imperativi tronchi da' (=dai), fa' (=fai), sta' (=stai) e va' (=vai).


  2. LA PASSWORD PERFETTA

    lunedì 26 marzo 2012

    Ciao a tutti! Come va? Oggi volevo proporvi una lettura molto interessante che vi può aiutare per creare la vostra password perfetta. Dopo il testo ci sono delle domande da rispondere. Buona lettura!



    LA PASSWORD PERFETTA

    Tanta strada per scoprire che la password perfetta esiste soltanto nella nostra testa. Anni di ricerche e algoritmi non sono riusciti a fare di meglio. Abbiamo speso tempo e denaro per scoprire qualcosa che è sempre stata con noi. La password.

    Quella combinazione di numeri, lettere e simboli a prova di hacker, certo. Ma anche di fidanzate gelose, amici indiscreti e genitori ansiosi. Gli ultimi anni - soprattutto sul fronte della sicurezza informatica - sono stati preoccupanti. Un po' per la potenza dei mezzi a disposizione degli hacker. Un po' - anzi: soprattutto - per mancanza di fantasia nostra.


    Ecco, la fantasia. Bisognerebbe utilizzarla sempre ogni volta che si crea una chiave di sicurezza. Perché è il frutto di una connessione di neuroni che potremmo fare soltanto noi, dentro la nostra testa, e che non sarebbe replicabile negli altri. Insomma, una password mentale per la mail, il pc dell'ufficio, le operazioni bancarie. Una sorta di impronta digitale. Ma con un grado di sicurezza maggiore.

    Secondo il settimanale l' Economist «le password "sicure" sono difficili da ricordare. Quelle memorizzabili sono facili da individuare». E così contro un esperto - malintenzionato - d'informatica la battaglia è persa in partenza.

    L' Economist suggerisce due percorsi per creare un codice segreto un po' più solido. Il primo consiste nell'inserire come password una frase composta da parole senza un nesso logico, ma facilmente associabili a un'immagine. Per esempio la combinazione dei termini «corretto cavallo batteria graffetta».
    Queste password, chiamate «passphrases», sarebbero più difficili da individuare. Ma il problema, secondo uno studio dell'università di Cambridge citato dall' Economist , è che tante persone usano «passphrases» composte da parole che finiscono per avere comunque un collegamento.


    Ecco, a proposito di Google. Le password suggerite in questo articolo non saranno più utilizzabili tra pochi minuti perché i motori di ricerca le metabolizzano subito nei loro algoritmi e gli hacker le inseriscono nel loro database in modo fulmineo. Per trovarne una più sicura bisogna, ancora una volta, usare la fantasia. L'unica cosa che i ladri digitali non riescono ancora a rubarci.

    (adattato dall'articolo "La password perfetta" tratto da www.corriere.it)

    DOMANDE:

    -Qual è la conclusione che si estrae all'inizio dell'articolo?

    -Perché negli ultimi anni la sicurezza intorno alle password è diventata un vero problema?

    -Che soluzione propone l'articolo per creare una chiave di sicurezza?


    -Spiega con le tue parole che due modi sono suggeriti dal settimanale L'Economist per avere un codice secreto solido?

    -Perché i motori di ricerca diventano un pericolo per quanto riguarda le password?

  3. ANDIAMO ALL'OPERA!

    mercoledì 14 marzo 2012

    Ciao a tutti! Come ormai sapete stasera andiamo a teatro per vedere uno spettacolo fantastico: La Traviata, opera in tre atti di G. Verdi che racconta la storia di Violetta e Alfredo. A lezione ne abbiamo parlato solo brevemente sull'argomento, perciò vi lascio qui un piccolo quaderno per capire meglio la trama così come attività per lavorare con il famosissimo brindisi Libiam ne' lieti calici. Spero vi piaccia!



  4. È MORTO LUCIO DALLA

    venerdì 2 marzo 2012

    Ciao ragazzi, come saprete è morto l'artista Lucio Dalla colpito da un attacco cardiaco durante un tour in Svizzera. Il cantautore e attore italiano ha avuto una carriera artistica lunghissima, che è durata ben 50 anni. Era di formazione musicista jazz ma poi ha cominciato a scrivere i suoi propri testi. Caruso e sicuramente il più grande successo dell'artista bolognese, il quale è stato interpretato dalle grandi voci della lirica italiana come Pavarotti o Bocelli.

    Qui vi lascio un video-raccolta con le sue canzoni più famose.



    Potete guardare anche questo video dove Pavarotti canta Caruso. Avete il testo della canzone dopo il video. Alla prossima!



    TESTO DELLA CANZONE

    Qui dove il mare luccica* e tira forte il vento
    su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
    un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto
    poi si schiarisce* la voce e ricomincia il canto.

    Te voglio bene assaje
    ma tanto, tanto bene sai
    è una catena ormai
    che scioglie il sangue dint'e vene sai.

    Vide le luci in mezzo al mare
    pensò alle notti là in America
    ma erano solo le lampare* e la bianca scia* di un'elica*

    sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte
    ma quando vide la luna uscire da una nuvola
    gli sembrò più dolce anche la morte

    guardò negli occhi la ragazza, quegli occhi verdi come il mare
    poi all'improvviso uscì una lacrima e lui credette di affogare.

    Te voglio bene assaje
    ma tanto tanto bene sai
    è una catena ormai
    che scioglie il sangue dint'e vene sai.

    Potenza della lirica dove ogni dramma è un falso
    che con un po' di trucco e con la mimica puoi diventare un altro
    ma due occhi che ti guardano, così vicini e veri
    ti fan scordare le parole, confondono i pensieri

    così diventa tutto piccolo, anche le notti là in America
    ti volti e vedi la tua vita come la scia di un'elica

    ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto
    anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto.

    Te voglio bene assaje
    ma tanto tanto bene sai
    è una catena ormai
    che scioglie il sangue dint'e vene sai

    LESSICO

    -Luccicare: riflettere bagliori intermittenti di luce.
    -Schiarire: rendere chiaro.
    -Lampare: grossa lampada per la pesca notturna.
    -Scia: traccia di schiuma lasciata sull'acqua da una nave. Traccia di luce, fumo, odore, vapore.
    -Elica: mezzo meccanico che serve a creare una spinta nell'acqua o nell'aria; è formato da pale che ruotano velocemente attorno a un'asta.
    (Definizioni prese da www.wordreference.com)